giovedì 31 marzo 2011

Intervista a Eugenio Finardi


1) Da quanto vivi a Milano?
Vivo a Milano dal 1952, da quando sono nato in via S.Vittore (che non è dove c’è il carcere)

2) Quali sono le differenze da prima ad adesso?
Quando ero bambino Milano era una città molto più calma, c’erano poche auto e potevo andare a scuola tranquillamente a piedi anche in 3° elementare. C’erano molte macerie della guerra e case semidistrutte.

3) Quali mestieri si praticavano prima che ora non si praticano più?
Tutti i lavori artigianali: falegnami, sarti, calzolai, meccanici e tanti negozietti che vendevano di tutto. C’era anche un cantastorie in piazza del Duomo…

4) Era più piccola la città, quali parti hanno aggiunto?
La città era molto più piccola, praticamente finiva a piazzale Lotto, o Corvetto a Sud.

5) Quali sono i lati positivi e i lati negativi di Milano?
I lati positivi sono che è ancora una piccola città con una grande vita culturale. Quelli negativi sono la speculazione edilizia e l’infiltrazione della mafia.
E poi c’è anche il traffico!

6) Cosa preferisci di Milano, perché?
La cosa che preferisco di questa città è il Teatro alla Scala, perché è il cuore della musica a Milano e nel mondo!
Ed è la ragione della mia nascita: mia madre è venuta in Italia per studiare lì...

7) Come si viveva una volta, era meglio o peggio di adesso?
Negli anni’70 Milano era meravigliosa, piena di fermenti artistici e culturali, libera, illuminista. Adesso è una città spenta e bigotta senza rispetto per la cultura, la bellezza, i bambini e gli anziani.

8) Cosa ne pensi dell’inquinamento?
E’ il problema più grande. Ormai la nuvola marrone di smog riempe la valle padana fino a 100 metri di altezza e voi bambini ne pagate le conseguenze!

9) Con quali mezzi ci si muoveva?
A piedi e in tram ma anche in bicicletta.

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